Storia – 1/2

1814 nasce a Brescia Giuseppe Allegri, ultimogenito di una famiglia dalle agiate condizioni economiche.

1831-1848 Giuseppe Allegri, da convinto patriota, durante gli anni della dominazione austriaca, esula dall’Italia, dapprima a Vienna e a Parigi, dove si forma come pittore e, nei primi anni quaranta, stringe amicizia con Daguerre da cui apprende i segreti della nuova tecnica fotografica, poi a Londra, dove incontra Mazzini, e infine a New York.

1849-1850 Giuseppe Allegri, tornato a Brescia, inizia a cimentarsi, nel suo domicilio privato, nella tecnica fotografica appresa in Francia e, visto il successo ottenuto, decide di aprire uno studio fotografico in città’.

1851 anno di fondazione, da parte di Giuseppe Allegri, dello studio fotografico Allegri nel cuore della città a pochi passi dal Teatro Grande, al 1258 dei portici, in un atelier, dotato di un’ampia terrazza sui tetti, organizzato a salotto per il ritratto in posa.

1852 Momento di pieno sviluppo dello stabilimento fotografico “Giuseppe Allegri” che attira personalità importanti dell’alta borghesia e del mondo politico e militare.

1853-1869 Periodo di intensa attività per il pittore-fotografo Giuseppe Allegri occupato a soddisfare le aspettative di tutti coloro che, grazie alla diffusione del procedimento fotografico, diventato ormai quasi un fenomeno sociale, non potevano più rinunciare a farsi ritrarre e affollavano incuriositi il suo atelier fotografico per mettersi in posa.

1870 Arriva in città, da Gambara, Ignazio Allegri, secondogenito di una famiglia numerosa e molto modesta, ospite nella casa-atelier del lo zio Giuseppe Allegri.

1876 Ignazio Allegri, ancora giovanissimo, appresi dallo zio Giuseppe tutti i segreti dell’attività fotografica, ne coglie la preziosa eredità rilevando lo studio fotografico.

1883-1885 Ignazio Allegri chiude l’atelier al 1258 dei portici e si sposta in cerca di lavoro da una piazza all’altra delle provincie limitrofe come fotografo ambulante.

1886 Ignazio Allegri torna in città e riapre lo studio fotografico mantenendo, forse per motivi pubblicitari, la storica denominazione “ Giuseppe Allegri”, al 1268 di contrada del Dosso, a pochi passi dalla prima sede.

1887 Muore Giuseppe Allegri.

1888 Lo studio fotografico cambia denominazione e diventa “Ignazio Allegri”.

1889-1892 Ignazio Allegri, a causa della grande concorrenza cittadina venutasi a creare grazie alla semplificazione dei procedimenti, lascia nuovamente Brescia e si trasferisce a Canneto sull’Oglio da dove quotidianamente si sposta tra Mantova, Cremona, Piadena e Asola per raccogliere nuovo lavoro.

1893 Ignazio Allegri torna ad abitare in città, al 634 in contrada Bruttanome, dove riapre anche il suo studio fotografico a cui mantiene la storica denominazione “Giuseppe Allegri”.

1894 Apre ufficialmente la “Allegri Ignazio” in quella che rimarrà la sede per oltre cinquant’anni, ai numeri 3080 in contrada tua Confettora e al 3068 in contrada S. Tomaso, futuri via S. Faustino 56 e via S. Chiara 29.

1906 Muore Ignazio Allegri, a soli quarantasette anni.

1909 Cesare Allegri, figlio di Ignazio Allegri, dopo aver consolidato la propria esperienza come fotografo e ritoccatore presso altre ditte, prima nel noto studio Giacomelli di Venezia e poi presso La Fotografia Reale Guidoni & Bossi di Milano, torna a Brescia e inizia a collaborare nella ditta di famiglia in cui lavorava la madre.

1910 Cesare Allegri partecipa e vince il primo premio, la gran medaglia d’oro, all’Esposizione Fotografica di Roma con delle particolari riproduzioni, di sua invenzione, di vasi e piatti d’argento stampati con carta al carbone d’argento e, in seguito, ritagliati con seghetti da traforo che davano l’impressione di essere oggetti veri e propri.

1911 Cesare Allegri apre un suo studio fotografico, dal nome “Allegri e C”, in piazza Arnaldo 11 e, nello stesso anno, da grande sportivo e appassionato di calcio, è tra i fondatori del Brescia Foot Ball Club.

1913 Cesare Allegri decide di chiudere la “Allegri e C” per tornare a lavorare esclusivamente nello studio fotografico di famiglia.

1914-1924 Anni di intensa attività per Cesare Allegri, subentrato a tutti gli effetti nella conduzione dello studio fotografico “Ignazio Allegri”, ormai abile fotografo e eccellente ritoccatore presto conosciuto in tutta la città’ per la sua competenza e per l’unicità della sua opera.

1925 Cesare Allegri, da alcuni anni solo alla guida della ditta di famiglia, ne cambia la denominazione da “Allegri Ignazio” a “Cesare Allegri”.

1927-1933 Cesare Allegri lavora anche come fotografo ufficiale per la Federazione Fascista e collabora come fotoreporter con giornali e riviste cittadine.

1934-1944 Cesare Allegri, da grande maestro di fotografia, si afferma come testimone attento e partecipe degli eventi della sua epoca. Nel suo laboratorio trascorrono intere giornate non solo numerosi fotografi venuti per imparare i procedimenti da lui ideati o per discutere di problemi tecnici, ma anche artisti e intellettuali bresciani. Lo studio Allegri diventa un vero e proprio cenacolo di cultura.